Questo è il sito cristallizzato a come era il 26 Giugno 2006, giorno in cui la riforma fu bocciata dal popolo Italiano.
Il sito attuale è www.laCostituzione.it


si scrive www.laCostituzione.it ma si legge viva, viva, viva laCostituzione italiana

 

è ora di lasciare che il paese cresca!

Complimenti per il sito, molto dettagliato e utile, anche se un pò troppo di parte. Mi piace molto l'idea del testo della costituzione con a fronte il testo modificato da questa riforma.

Ad oggi non sono ancora ben sicuro su questo referendum, ma penso che una riforma della costituzione sia comunque necessaria, l'Italia è un paese con tantissime leggi, forse troppe, ogni cosa è specificata nel dettaglio, in apparenza un sistema infallibile e perfetto.

I nostri codici sono tra i più "voluminosi" del mondo,in essi è previsto tutto, in apparenza non c'è modo di sbagliare, la legge è tutta scritta lì! Ma nella pratica? Lo stesso vale per il nostro governo. Il nostro sistema è in teoria perfetto ma la "scusa" del bilanciamento dei poteri impedisce a chi governa di assumersi qualsiasi responsabilità, c'è sempre un qualcuno su cui scaricare le colpe, questo perchè c'è una dispersione di poteri incredibile! E questo avviene solo in Italia! Invece è giusto che il primo ministro, una volta el etto, abbia il potere di governare come meglio ritiene e che se ne assuma in pieno le responsabilità.

Voglio dire che se eleggiamo qualcuno per governare il nostro paese poi dobbiamo lasciarlo fare e non impedire ogni minima iniziativa. Il nostro ordinamento "perfetto" è solo un'utopia, in realtà il presidente del consiglio non ha possibilità di movimento a meno che non abbia il permesso di tutti i componenti del governo! E' assurdo, così facendo si resta ingarbugliati in una rete di burocrazia che impedisce di governare. E' giusto che sia il primo ministro a formare il suo governo e che sia pronto poi a risponderne in prima persona. Ci vuole insomma una persona che rappresenti il paese e che ne prenda le redini, non si può parlare di dittatura: visto che la camera può sfiduciare il primo ministro il controllo c'è, inoltre la carica non è a vita ma dura 5 anni, quindi trascorso il mandato dovrà cmq renderne conto al popolo.

Forse questa riforma si dovrà modificare, perfezionare, ma sicuramente la costituzione così com'è va cambiata. Quando fu redatta la costituzione si cercò di stare attenti affinchè non ci fosse possibilità di prevaricazione e ogni potere avesse un controllo, questo perchè si usciva da un regime, quello fascista, e contemporaneamente si aveva paura di una presa di potere del comunismo e di finire così di nuovo sotto un regime, penso che dopo 60 anni possiamo anche finirla con questa paura dei regimi totalitari e delle dittature! Siamo l'unico stato che è rimasto imbrigliato in queste paure! E' ora di lasciare che il paese cresca!

Grazie per la possibilità di esprimersi, credo che questi confronti siano molto interessanti.
Tony
10 Giugno 2006

risposta di Emanuele

Grazie di aver scritto, Tony.

Ovviamente non sono d'accordo.
  1. la eccssiva complessità delle nostre leggi NON dipende dalla Costituzione ma dalla necessità di contrastare la pochezza del senso dello Stato e del dovere civico che, mediamente, abbiamo noi Italiani. Si dice spesso che per farci osservare le leggi e le regole sociali dovremmo avere un Carabiniere che ci controlla in continuazione (ma anche lui sarebbe un italiano....)
  2. Gli antichi romani inventarono il termine dictator proprio per indicare colui che esercitava il potere assoluto entro precisi limiti temporali. Sono passati oltre duemila anni ed oggi pretendiamo da chi ci comanda che il suo potere non solo sia limitato nel tempo ma che lo sia anche nell'ampiezza. La prima condizione si ottiene mediante il rito ricorrente delle elezioni, la seconda condizione si ottiene solo assicurando un effettivo e certo bilanciamento di poteri
  3. il bilanciamento dei poteri è assolutamente fondamentale perchè non credo proprio che siamo arrivati alla "fine della storia" e che non ci saranno più altri tentativi di trasformare il potere acquisito con metodi democratici in un potere non democratico (come fecero sia il fascismo che il nazismo). Se hai voglia e tempo ti rimando ad un'altra mia risposta.
    Il rischio che si possano instaurare dittature di tipo del tutto nuovo rispetto quelle ben note del '900 non è da poco! Oggi esistono sofisticatissimi sistemi tecnologici che permettono a chi comanda sia di orientare che di conoscere il il pensiero di ciscuno di noi. Se li avesse avuti Hitler non avrebbe certo dovuto ricorrere alle manifestazioni di masse oceaniche nello stadio di Norimberga per guadagnarsi l'appoggio dei suoi concittadini!
  4. La gran parte delle democrazie occidentali sono di tipo parlamentare (il Parlamento ha la sovranità sul Governo) ed hanno anche il bicameralismo.
  5. La bontà delle Costituzioni non dipendono dalla loro età tempo trascorso. Per esempio la Costituzione degli Stati Uniti (1777) è ancora valida e nessuno pensa di cambiarla solo perchè è vecchia!

Ciao,
Emanuele

risposta di Tony

Ciao emanuele, ti scrivo di nuovo perchè vorrei farti notare che ciò che hai risposto alla mia precedente opinione ha poco a che vedere con ciò che avevo scritto io.

Nel primo punto affermi che gli italiani, mediamente, hanno poco senso dello stato e del dovere civico, non sono d'accordo. Hai scritto: "si dice spesso che per farci osservare le leggi e le regole sociali dovremmo avere un Carabiniere che ci controlla in continuazione (ma anche lui sarebbe un italiano...)". Bè, credo che sia una frase molto offensiva, non so che tipo di persone conosci tu ma non mi sentirei mai di dire che il mio è un popolo che non rispetta le leggi e le regole sociali, se poi ti riferisci a delle minoranze quelle ci sono in tutti gli stati anche i più democratici.

Per la chiesa cattolica gli uomini sono tutti peccatori, parlando in termini di legalità dovremmo avere una visione più laica e considerarci un popolo civile fino a prova contraria! Poi mi hai scritto di nuovo che il bilanciamento dei poteri è condizione necessaria affinchè non si ripeta, come in passato con il fascismo e il nazismo, l'instaurarsi di un potere assoluto non democratico.

Lo vedi che allora la questione è tutta lì? Ma com'è che non si riesce proprio ad andare oltre gli avvenimenti di più di 60 anni fa? E' vero, la storia non va dimenticata ma anzi deve servire da monito affinchè non si ripetano gli stessi errori, ma quì c'è una vera e propria ossessione. Vorrei ricordarti che anche in Germania c' è stato un regime totalitario, il nazismo, ed il muro di Berlino è caduto solo nel 1988 eppure la costituzione tedesca è più attuale di quella italiana (tant' è vero che questa riforma si ispira proprio alla costituzione tedesca).

Inoltre mi rispondi dicendo che "la bontà delle Costituzioni non dipendono dalla loro età tempo trascorso" portandomi come esempio la Costituzione degli Stati Uniti che è in vigore dal 1787 (non 1777!). Innanzitutto vorrei farti notare che la costituzione americana si compone in tutto di 7 articoli e 27 emendamenti, contro i ben 134 articoli di quella italiana (e quì torna il mio discorso sulla complessità e sulla vastità delle leggi in Italia a partire proprio dalla Costituzione)! Inoltre è stata scritta con dei presupposti diversi in un clima storico diverso che però la rende ancora attuale. Non credo che ci voglia una riforma costituzionale perchè questa è "vecchia", come mi hai risposto al punto 5, ma perchè è stata redatta in un momento storico particolare che ormai non corrisponde più alla realtà del nostro paese.

Ripeto: è ora di lasciare che il paese cresca!
Ciao Tony.
13 Giugno 2006

risposta di Emanuele

Mi piace questo dialogo!

Riguardo al senso dello Stato di noi Italiani, le mie considerazioni, pur essendo molto pessimistiche, sono difficilmente controvertibili (purtroppo!). Dalle macchine parcheggiate in terza fila, alle raccomandazioni spesso utili (se non necessarie) per aprire un attività commerciale, all' evasione fiscale giustificata moralmente in tutti i modi possibili, dal modo di lavorare che in molte strutture (non solo pubbliche) spesso è inerte e passivo...

Il nostro senso dello Stato ha dato fulgida visione di se anche nella più alta assembleea rappresentativa degli italiani: il Parlamento ha approvato leggi che, pur essendo formalmente valide per tutti, in realtà hanno enormemente privilegiato specifiche persone. Mica persone qualsiasi, ma alcuni di coloro cui gli italiani avevano delegato la rappresentnza dei propri interessi e che invece hanno brigato per ottenere vantaggi personali (e ci sono riusciti!)

Tornando alla Costituzone tu affermi che:
  1. "eppure la costituzione tedesca è più attuale di quella italiana..."
  2. "la costituzione americana si compone in tutto di 7 articoli e 27 emendamenti, contro i ben 134 articoli di quella Italiana"
  3. la Costituzione USA "è stata scritta con dei presupposti diversi in un clima storico diverso che però la rende ancora attuale"
  4. la Costituzione Italiana in vigore prima del referendum del 2006 "è stata redatta in un momento storico particolare che ormai non corrisponde più alla realtà del nostro paese."

Cerco ora di confutare le tue affermazioni:

  1. Che cos'è e in che modo si misura l' attualità di una Costituzione? Chi dice che quella tedesca è più attuale della nostra? Tu cerchi di dimostrarlo scrivendo "tant' è vero che questa riforma si ispira proprio alla costituzione tedesca". Ma questo non è logicamente corretto perchè eviti di dire che la modifica alla nostra Costituzione si basano su una presunta inattualità della stessa. Quindi la tua spiegazione è un circolo senza fine in cui una prima affermazione (la costituzione tedesca è più attuale di quella italiana) giustifica la seconda (quella italiana è inattuale) la quale a sua volta giustifica la prima.
    E' comunque difficile differenziare l'"attualità" (qualunque cosa essa sia) di due costituzioni contemporanee di nascita e sviluppo e basate sugli stessi principi, quali sono la tedesca e l'italiana!
  2. Scopo della riforma non è certo di semplificare o snellire la Costituzione (se mai questa fosse un esigenza sentita da qualcuno)! Infatti con la riforma non solo gli articoli aumentano di numero (98-bis, 127-bis e 127-ter) ma quelli già esistenti non vengono certo semplificati! In particolare dai un occhiata all' art. 70, ma non scherza neppure l' art 117!
  3. Quali sono i "presupposti diversi in un clima storico diverso" che rendono ancora attuale la Costituzione USA e on quella nostrana? Sia nel 1787 che nel 1948 con una guerra di liberazione si lasciava una monarchia per andare verso una repubblica! Alcuni danno come risposta il comunismo o la guerra fredda ma è una risposta falsa perchè di essi non c'è traccia nella nostra Costituzione.
  4. La Costituzione Italiana non è più quella del 1948 perchè pian piano negli anni è stata ritoccata in punti più o meno importanti. L'ultima volta è stata nel 2001 quando le Regioni hanno avuto i poteri di cui tutt'ora godono (e che saranno limitati con la riforma).

Dai retta a me, il vero motivo della riforma è l'aumento dei poteri del Primo Ministro a scapito di tutto il resto. Saremo il primo paese al mondo in cui il potere esecutivo controlla in toto quello legislativo (per non parlare di quello giudiziario che è già da anni sotto attacco).

Ciao,
Emanuele
14 Giugno 2006



 



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